INTRODUZIONE
Vuoi conoscere i retroscena di questa professione?
Se la risposta è sì, ti consigliamo di leggere fino alla fine questo articolo.
Ma prima di parlarti delle differenze fra un pet sitter professionista e un pet sitter improvvisato, dobbiamo parlare di marketplace.
Devi sapere che negli ultimi tempi si sono diffusi anche in Italia i cosiddetti marketplace.
Che cos’è un marketplace?
“Marketplace” è un termine inglese che significa “mercato”.
In pratica si tratta di un sito internet che ha come principale obiettivo quello di mettere in diretta comunicazione chi vende un servizio/prodotto con chi desidera acquistare quel servizio/prodotto.
Tutto è a portata di click.
Basta connettersi al sito, digitare nel campo della ricerca il luogo e il servizio richiesto e sbam, un elenco di professionisti è sotto ai tuoi occhi.
Un altro click e in pochi istanti sei in contatto con loro.
Facile e immediato.
Bello, ci dirai. Che c’entra con il pet sitting?
C’entra eccome. Ma prima dobbiamo raccontarti una storia.
OSCAR E IL PET SITTING
Nel febbraio 2018 stavamo cercando di elaborare il lutto di Oscar.
Cercavamo un modo per rendere omaggio alla sua memoria. Volevamo ringraziarlo per tutto l’amore che ci aveva regalato.
Abbiamo pensato di creare un’attività che portasse il suo nome.
Abbiamo sempre amato gli animali.
L’amore per gli animali da un lato e il nome Oscar dall’altro… avevamo creato la nostra attività. Fantastico!
Ma quali competenze avevamo per fare tutto questo (ti starai chiedendo)?
Abbiamo fatto volontariato per molto tempo all’interno di rifugi che si occupavano di gatti e di cani.
Ci siamo occupate dei nostri pet negli anni. Non abbiamo trascorso giorno senza un animaletto.
Letizia per di più è un’infermiera.
Ok. Ma questo era abbastanza, no?
No, non lo era.
Abbiamo incominciato a fare ricerche sul web: “pet sitter”, “come si diventa pet sitter”, “quali competenze deve avere un pet sitter”, ecc.
Digitando “pet sitter” ecco apparire davanti ai nostri occhi i famosi marketplace.
L’unico requisito che ci veniva richiesto era quello di “essere un amante degli animali”.
Inizialmente eravamo intenzionate a iscriverci in una di queste fantastiche piattaforme. Tuttavia, pensandoci bene, ci siamo dette: “com’è possibile che per occuparsi di un pet non siano richieste competenze specifiche?”.
Noi attribuiamo un certo significato alla parola “professione”.
E nel nostro nuovo lavoro desideravamo essere professionali e competenti.
Abbiamo continuato ad approfondire il tema.
In Italia la professione del pet sitter non è ancora riconosciuta.
Purtroppo, come ben sai, le istituzioni prestano ancora poca attenzione al mondo dei pet.
La normativa a livello nazionale non è uniforme.
Per fortuna qualcosa si sta muovendo.
Un esempio sono il corso di formazione sul benessere animale (obbligatorio in Emilia-Romagna per coloro che intraprendono un’attività commerciale con gli animali da compagnia) e Obiettivo Pet Sitter Italia.
La maggior parte di coloro che svolge questa attività si improvvisa pet sitter.
Non lo fa in modo professionale.
A dire il vero si tratta per lo più di studenti universitari o di appassionati che, per arrotondare, decidono di portare a spasso il cane o pulire la lettiera al gatto.
Ed ecco apparire sulla scena questi “bellissimi” marketplace che, con molta semplicità, raccolgono questi giovani amanti degli animali in un solo luogo alla portata di click e, offrono loro un modo semplice per guadagnare qualche soldo extra. Chiunque può inserire il proprio profilo.
Una piccola precisazione.
Queste persone non esistono agli occhi della legge, in pratica lavorano in nero, a meno che non emettano una regolare ricevuta (ma secondo te quanti in realtà la fanno?).
Quindi dovrebbero portarti a spasso il cane o cambiare la lettiera del tuo gatto gratuitamente.
Non è finita qui.
I marketplace si prendono una percentuale sull’attività che l’aspirante pet sitter svolge… al poveraccio non resta che qualche spicciolo.
Che c’è di male? Ti starai chiedendo. D’altra parte stanno solo cercando di racimolare qualche euro, è giusto!
No, è dannatamente sbagliato.
Il fatto che non esista un riconoscimento, non significa che ci si possa improvvisare.
Metteresti tuo figlio nelle mani di una baby sitter improvvisata?
No, non lo faresti.
Perché mai dovresti affidare il tuo cane o il tuo gatto nelle mani di qualcuno che si improvvisa?
“Se pensi che sia costoso assumere un professionista per fare il lavoro, aspetta di assumere un dilettante”
Essere presente in un elenco di pet sitter online non fa di te un professionista.
Ciò non significa che in questi elenchi non ci siano anche professionisti. Desideriamo solo richiamare la tua attenzione.
Certo, puoi utilizzare questi siti ma nel momento in cui scegli un pet sitter valuta la sua professionalità.
Vuoi sapere come fare?
Dacci solo qualche istante e ti aiuteremo a fare la scelta migliore per te e il tuo pet.
Ma prima un chiarimento.
CHI È IL PET SITTER?
“Pet Sitter” è colui che si occupa del pet in tua assenza e svolge la propria attività per lo più presso la tua abitazione.
Il termine pet sitter spesso viene attribuito a chiunque si occupi di pet e quindi anche ad amici, famigliari, vicini di casa o studenti.
Nella realtà, per essere un vero pet sitter sono necessarie competenze, non basta essere amante degli animali.
PET SITTER IMPROVVISATO VS PET SITTER PROFESSIONISTA
È importante capire la differenza fra un pet sitter improvvisato e un pet sitter professionista, per fare la giusta scelta.
Quali sono i vantaggi di affidare il proprio pet a un vicino di casa?
Le prime cose che ci vengono in mente sono:
- Il risparmio (è senz’altro il vantaggio più importante)
- La conoscenza diretta
- La famigliarità
- Lo scambio di favori
Ma ora, abbiamo qualche domanda per te:
- Il tuo vicino di casa saprà accorgersi di eventuali cambiamenti nello stato di salute del tuo pet?
- Cosa accade se dimentica di somministrare un farmaco importante?
- Cosa succede se qualcosa viene rubato o rotto in casa tua?
- Quali sono le conseguenze se il tuo pet scappa, si ferisce o peggio ancora finisce sotto un’auto?
- Il tuo vicino di casa farà visite affrettate?
- Il tuo vicino di casa farà fare la passeggiata al tuo cane e giocherà con il tuo gatto?
- E se il tuo vicino di casa ha un imprevisto o un’emergenza famigliare e si dimentica di prendersi cura del tuo pet?
- Se all’ultimo minuto ti pianta in asso e tu devi partire per il tuo viaggio?
- Cosa succederà se il tuo cane non va d’accordo con il cane dello studente che lo ospita?
- Cosa accade se a seguito di un contatto con un altro pet (a casa o nell’auto del pet sitter improvvisato) il tuo pet si ammala o si infesta con le pulci?
Quando decidi di affidare il tuo pet a qualcuno dovresti prima farti queste domande.
Affidandoti a un pet sitter improvvisato non hai garanzie, di nessun genere.
Ho la sua parola! Dirai.
Certo, ti ha dato la sua parola. Anche noi ci siamo passate. Abbiamo affidato i nostri gatti a vicini di casa e amici e, ogni volta prima di partire “incrociavamo le dita”.
È nobile essere un amante degli animali e per fortuna le persone che amano gli animali aumentano.
Pensa che in Italia stando al Rapporto Assalco-Zoomark, presentato a maggio di quest’anno, circa il 39% delle famiglie ha un gatto e/o un cane.
Per occuparsi di un pet e tutelare il suo benessere, quando tu non ci sei, sono necessarie competenze e responsabilità.
Un pet sitter professionista dedica ogni giorno a questa attività.
IL PET SITTER PROFESSIONISTA
Lo fa per amore degli animali.
Non solo.
Ha fatto uno o più corsi di formazione.
Ha conoscenze sul comportamento del pet.
Studia ogni giorno.
Noi ad esempio, appena abbiamo un momento libero, leggiamo libri sul comportamento animale, ci rechiamo all’università più vicina per prendere testi che ci formino sulle patologie, e questo ci aiuta nel riconoscimento dei sintomi e quindi ci dà la possibilità di accorgerci in tempo se qualcosa non va e contattare così il veterinario che interverrà per risolvere il problema.
Apprende con l’esperienza ma anche attraverso il confronto con altri professionisti e attraverso l’aggiornamento continuo.
Il pet sitter professionista ha un’assicurazione per tutelare la vostra relazione da qualsiasi imprevisto.
Possiede un contratto che tutela entrambe le parti.
Ha un modulo per la consegna delle chiavi.
Si assume piena responsabilità delle proprie azioni.
Garantisce i passaggi presso la tua abitazione.
Somministrerà in accordo con te e il tuo veterinario i farmaci al tuo pet.
Garantisce un trasporto sicuro sulla propria auto (sono infatti necessari il permesso dell’ASL e la pulizia/disinfezione dell’auto dopo ogni trasporto).
Garantisce l’incolumità del tuo pet facendo attenzione durante il trasporto, durante le passeggiate e quando lo ospita a casa propria evitando di metterlo a contatto con eventuali animali malati. Aspetto molto importante se pensi alle infestazioni da pulci o zecche, acari o peggio ancora alla tosse dei canili.
Fa incontri pre-incarico, talvolta più di uno, per assicurarsi che tutto vada per il meglio quando tu non ci sei.
Utilizzerà una divisa con il logo della propria attività.
Ti rilascia una ricevuta o la fattura.
Certo, un pet sitter professionale costa di più ma ha creato un’attività e come tale paga le tasse allo Stato.
Se il pet sitter ti chiede meno di 10 € all’ora o a passaggio puoi stare certo che non è un professionista!!!
Ecco siamo giunti alla fine.
Ora che conosci tutti i retroscena del pet sitting sei libero di scegliere fra pet sitter improvvisato e un vero professionista.
A presto,
Letizia e Sara
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